Monte Valletta

Fuori dai soliti percorsi della val di Sole
Montagne isolate e poco frequentate, orizzonti lontani sulle Doloiti del Brenta e sulla Presanella, laghetti alpini e il fascino severo delle rocce cui noi sugli Appennini proprio non siamo abituati. Ma anche corsi d'acqua boschi di larici e una natura lussereggiante.


Bella escursione di una mezza giornata verso una cima isolata e fuori dai sentieri più battuti con l’obbiettivo principale di andare a vedere alcuni laghetti alpini, ben cinque incastonati in una vallata nel mezzo del gruppo montuoso Vegaia-Tremenesca. La camminata inizia poco sopra il piccolo abitato di Ortisè, un grappolo di case e fienili che si affacciano alte sulla Val di Sole: lasciata l’auto al termine di uno stradello asfaltato si prende la brecciata che in breve conduce alla Malga Stabli, riadattata in parte come frequentato punto di ristoro, e dopo un lungo tratto nel fitto bosco di larici termina alla Malga Bronzolo al di sopra dei duemila metri ed immersa tra bellissimi alpeggi. Dall’affaccio antistante la malga si apre una splendida vista sulle Dolomiti del Brenta ed il gruppo della Presanella, un anticipo sul carattere panoramico che da questo punto in avanti assumerà il resto dell’escursione; superata la malga e gli ultimi larici si sale un tratto in buona pendenza che porta ad un vasto altopiano adibito al pascolo da cui si apre l’orizzonte sulle cime Valletta e Mezzana separate dalla marcata sella di Passo Valletta. Solcato il piacevole pianoro si supera un dedalo di grandi massi alla base di una frana e quindi con un tratto di salita più decisa si guadagna rapidamente quota fino a giungere al valico panoramico in ogni direzione anche se lo sguardo è irresistibilmente attratto dal complesso dei laghetti disposti sotto di noi in un vallone glaciale racchiuso tra due ali di alte cime: una meraviglia per la vista che unitamente al senso di isolamento e di pace rendono questo valico davvero speciale e meritevole di una lunga sosta in contemplazione. Dal passo Valletta alla cima non rimane più molto dislivello che si supera percorrendo a vista una facile ed ampia cresta fino a raggiungere l’ampio pianoro dov’è disposta la croce di vetta su di un affaccio strapiombante in direzione della Val di Sole. La quota più elevata è in realtà poco distante e si raggiunge in breve, rapiti dai panorami che spaziano molto lontano includendo innumerevoli gruppi montuosi mentre affacciandosi dal filo di cresta poco oltre la croce si può ammirare incastonato in una verdissima vallata il laghetto alpino di Ortisè, altra attrattiva che va ad arricchire questa interessante escursione.